3829 recensioni a vostra disposizione!
   
 

BUTTERFLY KISS Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 9 febbraio 1996
 
di Michael Winterbottom, con Amanda Plummer, Saskia Reever (Gran Bretagna, 1995)
 
Enrica (la martoriata Amanda Plummer), ingrata ed autodistruttiva ricerca disperatamente Judith: la sola ad averle scritto una lettera d'amore. Per le autostrade, gli autogrill, i motel di un Inghilterra di solitudini simili a quelle dei suoi camionisti. Non troverà mai Judith, ovviamente. Ed allora ucciderà gli uomini con i quali avrà furtivi incontri; e le donne, che avranno il solo torto di non essere Judith.

Finirà per trovare la malfagottata Miriam, una delle tante cassiere d'autogrill avvicinate. E con lei inizierà un insolito, insopportabilmente masochista rapporto di dominio-dipendenza, che non potrà che condurle entrambe verso gli abissi.

BUTTERFLY KISS non è un poliziesco, e nemmeno un film d'orrore: anche se Winterbottom non si tira certo indietro. Anzi. È un film che s'inabissa nei vortici della disperazione: una disperazione nemmeno celata dietro le sembianze di un quotidiano accettabile. Fatto di un consumismo alla portata di tutti come quello delle autostrade, dei motel dal lusso frettoloso: ma che non stende di certo il suo velo pietoso fatto di cromi,hamburger ed insegne variopinte sulla solitudine dei personaggi.

Il grande merito dell'autore sta nel trascendere il naturalismo quasi sordido delle situazioni, l'evidenza praticamente efferata dei caratteri in un quasi impossibile, miracoloso equilibrio fra constatazione sociale e dimensione poetica. Omosessuali, masochisti ed assassine le due nuove Thelma e Louise rifiutano tutti quegli aspetti di seduzione che giocavano a loro favore nel film di Ridley Scott. Al contrario: accumulano tutte quelle assenze di concessioni che finiscono per scolpire i loro personaggi con una forza memorabile.

Coerenza dell'ambientazione (il grigiore umido di quei luoghi di transito provvisorio, gli appartamenti costringenti, il mare di liberazione amniotica), direzione d'attori, montaggio scandito dai veicoli in transito, contenitori di vetro (le auto rubate, le vetrine degli ostelli) contribuiscono a rinchiudere su loro stessi quei personaggi assoluti. Ma, nella loro disperazione, dipinti con il pudore di un film che avrebbe potuto essere non solo deprimente, soltanto violento.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda